giovedì 22 giugno 2017

#maturità "traccie" e Caproni

Secondo giorno d'estate, ma sembra di essere in Africa (esagerataaaaaa) comunque fa un vero gran caldo, aggravato dal tasso di umidità che qui nella bassa si fa sentire.
Percepito con la sensibilità di una settantasettenne, che non accende il condizionatore (ci sarebbe) perché, e non so se è una cosa possibile o una mia fisima, l'aria condizionata stuzzica e rianima le mie artrosi!!!
Penso a mia nipote e a tutti ragazzi che in questi giorni "subiscono" gli esami di maturità. Con un caldo così e tutta l'ansia che per questo passaggio importante della loro vita avranno accumulato….non deve essere facile.
Però grazie alle tracce del MIUR (che ha scritto "traccie" con la "i" suscitando critiche e ilarità sui social e nei media in genere) ho conosciuto l'esistenza di un Poeta che non avevo nemmeno mai sentito nominare: 


Giorgio Caproni
nato a Livorno, deceduto a Roma.

Bravissimo, non mi capacito di non averlo mai letto. Pubblico una sua breve poesia:


Sono donne che sanno

così bene il mare
che all'arietta che fanno

a te accanto al passare
senti sulla tua pelle

fresco aprirsi di vele
e alle labbra d'arselle

deliziose querele.

e prometto a me stessa di leggere molte sue opere.
Ma mia nipote ha scelto un altro argomento…non mi somiglia, io non avrei resistito all'incanto di una poesia.
Oggi "Scienze Umane" e sto aspettando con ansia di sapere come è andata, visto che ho partecipato attivamente alla sua preparazione. Non perché ne capisca molto, ma perché… sembra che se sto ad ascoltarla mentre studia, tutto le riesca meglio!!! E alla mia età sentirsi utili, in qualunque modo, è vitale.

La aspetto… e intanto sogno il mare, ma anche la collina andrebbe bene, e un po' d'arietta fresca che scompigli i miei, pochi, capelli bianchi.

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